Sono molto simili ai piselli ma racchiudono degli interessanti valori nutrizionali, ecco perché si trovano spesso nei nostri piatti! Scopriamo insieme come e perché fanno così bene

Sono spesso presenti nei piatti, soprattutto vegan, di Feat food e si stanno sempre più diffondendo grazie al loro carico di nutrienti.

Edamame è il nome giapponese dei baccelli di soia lessati e salati. Sono un alimento molto presente nella cucina cinese e giapponese tanto da aver trasformato in rituale l’atto del mangiarli.

Ma come mai sono sempre più presenti anche nella nostra cucina?

La diffusione di uno stile di vita più attento al consumo, in particolare di alimenti di origine animale, la ricerca di nuove risorse proteiche di origine vegetale ha fatto sì che la soia conoscesse il suo periodo d’oro.

Infatti la soia, in particolare gli edamame che ne rappresentano il seme non ancora maturato, costituisce un alimento che assicura l’assunzione di importanti nutrienti:

  • Proteine: è il macronutriente per cui si distinguono gli edamame – le proteine vegetali ammontano a 10,8 g per 100 g – e il loro apporto calorico è pari a 122 Kcal per 100 g.
  • Acidi Grassi: la presenza di buone quantità di Omega 3 e Omega 6 fa degli edamame un ottimo strumento per controllare e ridurre il colesterolo nel sangue oltre a agire positivamente nei confronti del sistema nervoso e il contrasto della perdita di facoltà cognitive tipica dell’invecchiamento. Le quantità sono di circa 361 g di Omega 3 e di 1,79 mg di Omega 6 per 100gr di edamame
  • Sali minerali: ultimi ma non meno importanti, sono i sali minerali che negli edamame sono davvero di ottima qualità come la vitamina B, la vitamina K, fosforo, magnesio, ferro e zinco.

Un ulteriore pro nell’assunzione di edamame è senza dubbio il loro esiguo contenuto di colesterolo, anzi proprio per la loro natura vegetale, contengono fitoelementi che svolgono azioni antiossidanti e abbassano il colesterolo presente nel sangue.