Dal sapore inconfondibile, questo ortaggio cela tra le sue spine un insieme di sostanze estremamente salutari. Ve lo sveliamo in questo articolo.
Dalla regina dell’autunno al re dell’Inverno, il carciofo e i suoi benefici sono presenti nelle tavole degli umani da tempi remoti.
Sin dai tempi dei greci infatti i carciofi si prendono cura dei nostri fegati stimolando la secrezione della bile e dunque favorendone la detossificazione del fegato: ottimo per disfarsi di qualche bicchiere di troppo o per favorire la disintossicazione da avvelenamento di natura chimica.
Non solo, la sostanza che gli conferisce quel sapore così identificativo e tutte le proprietà benefiche per l’organismo – la cinarina – svolge anche attività diuretiche e lassative. Questa, unita alla buona quota di fibre rende il carciofo un alimento chiave per rallentare l’assimilazione dei grassi e dalle proprietà drenanti. La presenza di potassio infatti, ci indica che serve anche per neutralizzare gli effetti del sodio in eccesso e dunque regolarizzare la pressione sanguigna e i liquidi in eccesso.
La sua buona quota proteica poi insieme a quella più bassa dei carboidrati svela come questo ortaggio possa essere inserito all’interno di regimi alimentari ipocalorici.
Ricordate poi che il carciofo è ricco di micronutrienti come le vitamine A, B, C, E, K e sali minerali tra cui il ferro (1 mg per 100 g di parte edibile), calcio e potassio.
Infine, ma non per importanza, aggiungendo i carciofi alla propria alimentazione, si porteranno a tavola anche tanti antiossidanti utili a contrastare l’insorgere dei radicali liberi.
Anche se i primi carciofi si trovano già ad ottobre, è a novembre che raggiungono l’eccellenza.
Per altro si tratta di un ingrediente estremamente flessibile in quanto a utilizzo in cucina. Ottimo da crudo, marinato e dunque aggiunto a una fresca insalata o in un piatto tipico della tradizione come i carciofi alla giudìa o ancora, in una frittata super proteica e super sfiziosa.