Ognuno di noi ha obiettivi che tende a perdere di vista dopo un primo momento di entusiasmo. Le (sane) abitudini, qualsiasi esse siano, hanno bisogno di essere prima costruite perché riescano a ritagliarsi un posto nella nostra naturale routine. Scopriamo come costruire un’abitudine e dunque, a perseguire i nostri obiettivi.
Perdere qualche chilo, smettere di mangiare cibi grassi, allenarsi la mattina sono tutte aspirazioni che per molti diventano degli obiettivi, per altri invece, nonostante l’impegno sono destinate a rimanere un’idea.
Gli ostacoli sono quelle cose terribili che si vedono quando si distoglie lo sguardo dall’obiettivo.
– Henry Ford
È inutile ripetervi quanto impegno costante richieda il perseguimento di un obiettivo e, soprattutto, quanto spesso i veri ostacoli tra voi e la felicità siete voi stessi. Quello che vogliamo fornirvi oggi però, non è uno spunto per alimentare i sensi di colpa ma una via di uscita.
Si perché se siete tra coloro che distolgono spesso lo sguardo dall’obiettivo, non dovete darvi dei deboli ma dovete abbracciare l’idea che avete bisogno di allenarvi a creare nuove abitudini.
Come?
In realtà non esiste un solo modo, come non esiste un solo tipo di resistenza al “nuovo”.
Charles Duhigg, nel suo “il potere delle abitudini- Come si formano, quanto ci condizionano, come cambiarle” ci illumina su quanto nella nostra vita compiamo azioni istintive, che economizzano il dispendio di energie per pianificarle e portarle a termine (come prendere il caffè al mattino o vestirsi prima di uscire) e come tante altre azioni possono essere inserite in questo circolo.
La ripetizione fa diventare il “nuovo” un’abitudine, si, ma questo concetto è riduttivo.
-
PROGETTAZIONE DELLE ABITUDINI
Ciò che c’è di buono è che abbiamo molte informazioni sulle abitudini, il ché ci permette di progettarle e adattarle in base al nostro carattere e alle nostre necessità.
Una delle informazioni fondamentali che abbiamo a nostra disposizione è che le abitudini seguono un ciclo composto da 3 fasi:
- SEGNALE:
può essere definito come la nascita di un bisogno (come la fame, la sete) - ROUTINE:
è l’insieme di azioni fisiche o mentali che si compiono al verificarsi del segnale (procurarsi il cibo, riempire il bicchiere d’acqua e bere) - GRATIFICAZIONE:
è la ricompensa, il senso di benessere che rafforza e da valore al rito dell’abitudine (senso di sazietà, di idratazione)
Comprendere il più possibile questo meccanismo ci permette di adattarlo praticamente a qualsiasi nuova abitudine vogliamo inserire nella nostra vita.
-
Come trasformare questi concetti e adattarli alle nostre necessità?
Per avere un’idea di come far diventare un’abitudine un’azione proviamo ad adattare quanto detto a un esempio di obiettivo frequente: ALLENARSI AL MATTINO.
- SEGNALE:
Prima ancora di trovare il segnale giusto, meglio pensare di impostare un promemoria, un qualcosa che ATTIVI e ci predisponga all’idea di dover fare quel gesto. Per esempio: il borsone della palestra PRONTO accanto al letto o un post it accanto alla caffettiera, un allarme del cellulare.
Il migliore consiglio che si possa dare per rendere il più semplice possibile questo tipo di transizione inoltre, è quello di “attaccare” un’abitudine a un’altra e che questo collegamento abbia naturalmente senso o sia una conseguenza logica. Questa azione, che fa già parte della nostra routine mattutina, sarà il nostro segnale.
Per esempio: lavarsi i denti dopo la colazione, allacciarsi le scarpe prima di uscire, spostare la caffettiera nel lavandino. Prendete un’azione che compiete ogni santo giorno ormai in automatico e rendetela il vostro segnale per dare inizio alla routine dell’allenarsi la mattina. Una volta compiuta quell’azione, l’azione successiva sarà consequenziale (o prepararsi per uscire o preparare il tappetino per la sessione di home workout).
- ROUTINE:
Fai in modo che allenarsi la mattina diventi la cosa più semplice e naturale da fare. Creati una serie di azioni che pongano le basi e agevolino questa abitudine (ne trovi un sacco in questo articolo) e soprattutto trova il modo di dare una soluzione alle scuse che solitamente (conoscendoti) ti porresti.
- GRATIFICAZIONE:
Premiati, associa il nuovo sforzo a un senso di benessere di qualsiasi tipo. La scelta è vasta e va dallo spuntare un task nella lista delle cose da fare (o di un’app che traccia le tue abitudini, che aiutano tanto! basta fare un giro nell’app store o nel Play store e trovarne di tutti i tipi) al concederti una serata davanti alla tv senza rimorsi di coscienza o, ancora, abbondare con i carbo o concederti un dolcetto. Qualsiasi cosa possa appagarti dopo uno “sforzo” è perfetto per far sì che il cervello colleghi la nuova abitudine al senso di benessere e che sviluppi dunque un desiderio (segnale) sempre più in autonomia.
-
ULTIMI ACCORGIMENTI:
Sempre sulla scia del: costruire un’abitudine in modo che si inserisca nella vostra routine nel modo più naturale possibile; non prefissatevi troppe abitudini in una volta!
Procedete per gradi, provatene una per almeno 21 giorni e se riuscite, “attaccatene” una nuova.
Se perderete di vista l’obiettivo e non riuscite in 21 giorni, non siete voi che non funzionate ma semplicemente si tratta di un’abitudine che ha bisogno di più tempo o forse dovreste rivedere qualche punto.
Siate sempre pazienti e il vostro corpo e la vostra mente vi ripagheranno.
Quindi?Siete pronti per diventare la migliore versione di voi stessi?